Demon Stone: l’esorcismo del Giallo paglierino!

Demon Stone: l’esorcismo del Giallo paglierino!

Ne ho conosciuti pochi come lui; anzi dovrei dire che ne ho conosciuti pochi come loro: due estremi dell’eterna lotta fra luce e ombra: Uno il chierico e l’altro il negromante.

Nella storia esoterica, sin dai Mesopotami (che lo so che non si dice ma mi piaceva come suonava la parola -mesopotamia luogo dove vivevano Assiri, Babilonesi etc) si accenna e a volte si bisbiglia di un demone notturno: Lilith!

Figura complessa e meravigliosamente notturna, nel corso dei secoli gli si è data una connotazione iconografica, spesso negativa… la società Maschilista ha sempre avuto paura del’io profondo delle donne (il Femminino Sacro). Ma Lilith, divinità mesopotamica o prima moglie di Adamo (nella cultura ebraica); contrapposizione del sesso piuttosto che della maternità, del femminismo piuttosto che della servitù, è l’immagine stessa di ciò che sto per raccontavi.

Ma è incredibilmente interessante come un produttore di vino come Luigi Tecce, irpino doc che, con le sue declinazioni dell’aglianico, ha stregato il mondo del vino, conservi e mantenga un segreto il cui solo bisbiglio fa tremare la notte.

Demon Stone: l’esorcismo del Giallo paglierino!

Negli ultimi tre anni, ho avuto la fortuna di assaggiare e bere ripetutamente i vini rossi di Luigi; rendendomi conto come la vinificazione che lui persegue (di dire naturale mi sono rotto), la vinificazione antica , nelle sue mani crei delle pietre preziose di rarissima bellezza.

Per permettervi di comprendere quello che narrerò devo però darvi una informazione basilare: Luigi Tecce nasce e vive a Partenopoli (città natale anche di Vinicio Capossela e suo grande amico) e la sua prima annata in commercio fu la 2005.

Naturalmente produce e coltiva uva da sempre, ma il progetto che non conosciamo oggi, nasce qualche anno prima del 2005 e si sviluppa ad oggi su tre bottiglie Rosse

  1. Satyricon: IRPINIA CAMPI TAURASINI.
  2. Poliphemo Taurasi da una vigna piantata nel 1930.
  3. Puro Sangue Taurasi riserva (senza so2 aggiunta)

Informazioni su questi vini è pieno il web, ma è importante sapere che sono vini che collezionano premi su premi, vini che chiamano la tavola e il cibo, e a mio parere vini da bere almeno 10 anni dopo la messa in commercio ( di questa affermazione me ne assumo la responsabilità) e infine vini che ogni anno sono diversi fra di loro perchè prima di ogni altra cosa Tecce vuole raccontare anno dopo anno ….il Tempo!


Demon Stone: l’esorcismo del Giallo paglierino!

quello che non molti sanno è che esiste anche un quarto vino; un segreto sussurrato e salmodiato di notte, mentre nessuno ci ascolta. qualcuno in rete ne parla ma sono veramente pochi e difatti anche chi distribuisce Tecce non ne fa parola.

Non è un mistero oscuro, o un rito di una setta, è più un segreto custodito nel terreno e il suo nome è : Maman!

Poco più di 1000 bottiglie, fanno di questo vino un tesoro quasi introvabile.

Maman 2015 è un bianco ottenuto dalla macerazione sulle bucce di

  1. greco (45%)
  2. fiano (25%),
  3. coda di volpe (25%)
  4. moscato (5%)

ed è un vino fantastico, la nostra bottiglia fu la 0764.

Demon Stone: l’esorcismo del Giallo paglierino!

Questa bottiglia è stata trovata da Guido Lenza, produttore di Aglianico anch’esso ma declinatore di una storia completamente diversa. Io e Guido abbiamo molto in comune e da quando l’ho conosciuto (indipendentemente dei suoi vini),è nata una strana simbiosi, uno strano coso nella panza che qualcuno chiama amicizia. Io so solo che non voglio divorarlo, e che anzi ho assai letizia a passar del tempo con lui.

Bene mi aveva detto di averne trovata una e io gli avevo fatto i miei complimenti, poi .. all’interno di una situazione particolare (di cui parlerò) in seguito, ha tirato fuori la bestia.

Lui, sono quasi convinto, che non abbia del tutto capito il regalo che mi ha fatto: che sono stato contento lo sa, ne abbiamo parlato, ma quello che non sa è che mi ha permesso di compiere la chiusura di un cerchio magico che ha permesso a Zombiwine di comprendere Tecce. Questo non è solo un regalo… questa è la conclusione di un rito.

Demon Stone: l’esorcismo del Giallo paglierino!

Maman è dedicato alla nascita di sua madre e alla nascita di Capossela; come recita il retro etichetta.

E’ esattamente il tipo di orange wine che piace a me: all’inizio ha una leggerissima carbonica che ti prende per mano e ti porta nella sua stanza. Quel luogo profuma di bergamotto, e di erbe officinali… da qualche parte deve esservi una piantina di rosmarino, e tutto ciò si mischia al suo odore… lei profuma di pane e lievito, di fiori e miele anzi di torta al miele.

La baci e sei perduto, nelle prossime ore godrai del suo sapore, del suo riso , i suoi baci passeranno da freschi e frizzanti a lava e profondità: e alla fine con Lilith avrai un indimenticabile orgasmo.

Demon Stone: l’esorcismo del Giallo paglierino!

Maman è sinceramente uno dei vini Antichi più buoni che io abbia mai bevuto. Sicuramente in Campania insieme a Bajola e Sofia tra le cose che più mi hanno colpito; ma non perchè abbia chi sa quale nota o quale potenza, semplicemente perchè è perfetto nel suo essere se stesso. Vi dico solo che ho cominciato a scrivere quest’articolo pensando di scrivere una specie di film horror , per ridere e scherzare.. Ma poi la mente ha preso il sopravvento; mi è comparsa in mente lei, questa  Venere di Willendorf  Che lentamente si è trasformata in Lilith , a quel punto mi è stato chiaro che non potevo fare altro che lasciare lo scrivere.. scrivere. Che poi è quello che dovreste fare quando metterete le mani su uno dei vini di Tecce; non sono vini mentali, sono fisici! non dicono Ti amo .. ti dicono : Ti voglio!

Sono carne. Sono demoni notturni che non ti fanno dormire. Sono quella roccia che sorge in campagna e che ogni anno vede comparire una vecchia che sussurra delle parole potenti e antiche! incantesimi di un mondo ormai scomparso ma che ancora ci terrorizza di notte. In quel momento non c’è storia che tenga! Si torna a un epoca e a un momento che l’umanità ormai ha dimenticato ma che resta sopito nella nostra coscienza! Quando il lupo ululava!

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Guido: Profondissimamente Grazie!

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